Reggio Calabria – I femminicidi hanno anche delle vittime “invisibili”, indirette, quelle che subiscono danni enormi, pur non essendo le vittime primarie, dirette, della violenza. È proprio su questo aspetto che l’Associazione Donne Reggine vuole accendere i riflettori, non solo a livello mediatico, ma anche e soprattutto istituzionale e politico, con delle azioni e attenzioni ben precise.
Di tutto ciò se ne discuterà sabato 25 novembre, alle ore 15:30, presso la Sala “Federica Monteleone” del Consiglio Regionale della Calabria, nel corso di un importante convegno, che gode del patrocinio della massima Assise regionale ed anche dell’Ordine degli Assistenti sociali della Calabria, tanto da essere valido per il rilascio di 4 crediti formativi (di cui 1 deontologico).
L’argomento, tanto delicato quanto attuale, sarà affrontato coinvolgendo istituzioni ed esperti del settore. A porgere i saluti istituzionali saranno il Presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, e l’Arcivescovo Metropolita di Reggio-Bova, Fortunato Morrone; a seguire, l’introduzione di Sabina Cannizzaro, Presidente dell’Associazione Donne Reggine, e la testimonianza di Elisabeth Rosanò, “vittima invisibile” di femminicidio. Successivamente, moderati da Erina Latella, membro del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria, si susseguiranno gli interventi di: Dominella Quagliata, consulente del Presidente dell’Ordine nazionale degli Psicologi, Francesca Mallamaci, assistente sociale, coordinatrice della Casa rifugio “Angela Morabito” e di Centri antiviolenza, Lucia Fio, avvocato esperto di Diritto di famiglia, delle persone e dei minori, Rosalba Stramandino, Dirigente della Polizia di Stato, Antonio Marziale, Sociologo e Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Calabria, Pasqualina Straface, Consigliere regionale Presidente della III Commissione; tirerà le conclusioni il Vicepresidente della Giunta regionale della Calabria, Giusi Princi.
Comunicato Stampa