Catanzaro – «Se ci sono le risorse okay, altrimenti fare l’autonomia differenziata per dare la bandierina elettorale a qualcuno non mi sembra una cosa intelligente, nemmeno per il centrodestra». A dirlo il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ospite della convention per i 50 anni di Confindustria Calabria. Diversi i punti toccati dal governatore calabrese, tra questi la vicenda della rinuncia di Baker Hughes all’investimento da 60 milioni al porto di Corigliano Rossano, con un appello alla multinazionale a «riconsiderare la scelta» e una critica all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Flavio Stasi la cui «miopia rischia di essere uno spot terribile per la Calabria», e l’autonomia differenziata.
«Premetto, non ho alcun pregiudizio, se non altro perché – ha sostenuto Occhiuto – l’autonomia cosiddetta differenziata me la sono presa a legislazione vigente. L’ho fatto quando ho arruolato 400 medici cubani, l’ho fatto tra le critiche di tutti, anche contro il governo ora tutti vogliono i medici cubani, e l’ho fatto perché è giusto altrimenti dovevamo chiudere gli ospedali. L’ho fatto quando ho chiamato Uber: ho presentato una legge regionale per dare le licenze e il governo l’ha impugnata; ne ho fatta un’altra recependo qualche osservazione del governo e il governo me l’ha impugnata ancora – Salvini in particolare – quindi mi sono costituito in Corte costituzionale e ho vinto, e Uber è in Calabria, con 30-40 macchine, ne stanno arrivando altre 50 dalla Spagna, abbiamo aperto il mercato». «Quindi – ha detto ancora il governatore – non ho complessi verso l’autonomia. Dico solo che è una possibilità offerta alla Regioni dalla Costituzione all’articolo 116, ma poi all’articolo 117 dice che lo Stato ha un obbligo ovvero assicurare gli stessi diritti sociali a tutti, sia che risiedano a Crotone sia a Lecco. Ma così non è mai stato perché la spesa storica ha impedito che gli stessi servizi fossero erogati alo stesso modo in tutt’Italia così come la perequazione». Occhiuto ha poi aggiunto: «Non ho complessi verso gli altri presidenti di Regione però vorrei fare la competizione ad armi pari, ci dessero le infrastrutture che hanno in Lombardia e Veneto e poi vediamo chi è più bravo. Possiamo correre, vogliamo correre, ma se uno corre con la Ferrari e l’altro con un Pandino non è giusto. Quello che mi interessa di più è il superamento della spesa storica e la perequazione, e poi l’autonomia differenziata si può fare. Dal primo momento ho detto: il tema è verificare se ci sono le risorse per i Lep, i diritti sociali e civili, se ci sono le risorse bene altrimenti – ha osservato il governatore calabrese – fare l’autonomia differenziata per dare la bandierina elettorale a qualcuno non mi sembra una cosa intelligente, nemmeno per il centrodestra. Ripeto: non ho pregiudizi, ma se ci sono i soldi bene altrimenti “no money no party”».
Fonte: Corriere della Calabria