In 27 penitenziari italiani i detenuti sono in agitazione. Chiedono l’amnistia, hanno paura del contagio del coronavirus. C’è anche chi protesta perché le misure varate dal Governo per combattere l’emergenza da Covid-19 comprendono una serie di restrizioni ai colloqui con i parenti. Dopo che ieri violenti rivolte si sono registrate nei penitenziari di tutta Italia, con sei detenuti morti (tre solo nel carcere di Modena), oggi in rivolta ci sono penitenziari importanti come San Vittore a Milano e Ucciardone a Palermo. La rivolta più violenta si registra a Foggia, dove molti detenuti hanno tentato l’evasione: alcuni sono stati bloccati bloccati, altri invece sono riusciti a fuggire, rubando automobili.
Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp : “La contemporaneità delle rivolte all’interno delle carceri italiane lascia pensare che dietro le rivolte possa esserci la criminalità organizzata“.
Redazione