Roma – Secondo l’organo di giustizia amministrativa, la recente ordinanza del Sindaco di Messina che obbligava chi intendesse attraversare lo Stretto a registrarsi va annullata. Dunque, ha espresso parere favorevole alla proposta del Ministero dell’Interno, con la seguente motivazione: “va disposto l‘annullamento straordinario a tutela dell’unità dell’ordinamento“. De Luca incassa, naturalmente, il sostegno incondizionato dei suoi fans ma lo scontro con tutti (l’ultima vittima delle sue invettive, in ordine di tempo, è stato con il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando), non appare dare buoni frutti.
Contro Cateno De Luca, si muovono vari oppositori, anche alla luce dell’ennesimo buco nell’acqua. Si fa notare sul web che , l’”Ordinanza si pone in contrasto diretto ed evidente con la libertà personale e la libertà di circolazione previste dagli artt. 13 e 16 Cost.” , che è evidente che il Sindaco non può considerarsi un feudatario. Un gruppo di cittadini, denominato “RETE 34+”proprio ieri aveva scritto al Presidente del Consiglio, Al ministro degli Interni, al Presidente della Regione Siciliana, al Prefetto di Messina in merito alla gestione della crisi sanitaria in riva allo Stretto, richiedendo “un intervento sostanziale al fine di ristabilire il rispetto della Norma formale e materiale. Quel che riteniamo da un lato un atto dovuto rispetto al dileggio sistematico di principi giuridici e democratici elementari, di una gestione del rischio improntata a criteri di scientificità e di una corretta comunicazione del rischio. E, dall’altro, un gesto che tenga in debita considerazione le istanze di una società civile forse meno rumorosa di altre componenti cittadine, ma che ha certamente lo stesso diritto di queste ultime a essere tenuta in considerazione e a non vedere incrinato il proprio rapporto fiduciario con quelle istituzione repubblicane che, in effetti, non hanno dato sinora prova di tenere in gran conto le plateali violazioni che le hanno investite.”
Oggi, il Consiglio di Stato, indirettamente ha dato loro ragione.
Redazione