In estrema sintesi l’intervento di Conte:
“E’ la crisi più difficile dal secondo dopo-guerra. Ci auguriamo presto tutto finisca. I decessi di questi giorni non sono numeri, sono persone la cui scomparsa piangiamo insieme ai loro cari. Dobbiamo rispettare le regole. Restare a casa non è affatto facile ma dobbiamo resistere per tutelare noi stessi e i nostri cari. Negli ospedali c’è chi si sacrifica più di noi, chi rischia molto più di noi. Il mio pensiero vaalle donne e agli uomini delle forze dell’ordine, ai lavoratori e alle lavoratrici delle aziende di trasporto, dei supermercati, delle farmacie, dell’informazione. Chiuderemo tutte le attività produttive non ritenute essenziali per il funzionamento dello Stato in questa fase di emergenza. Non chiuderemo farmacie, parafarmacie, supermercati, uffici postali, banche, trasporti. Rallentiamo il motore produttivo del Paese ma non lo fermiamo. Non ha senso, dunque, fare una corsa all’accaparramento. I provvedimenti sono stati concordati con i sindacati. Sono decisioni necessarie. L’emergenza sanitaria si sta tramutando in emergenza economica ma lo Stato e il Governo ci sono. E prenderanno provvedimenti che ci faranno rialzare. Stiamo rinunciando alle abitudini più care ma uniti ce la faremo!”
Sintesi a cura di Giovanni Pirrotta – Medua News
Ecco il discorso integrale del Premier alla Nazione
In diretta da Palazzo Chigi
Pubblicato da Giuseppe Conte su Sabato 21 marzo 2020