Roma – Frena l’incremento dei contagi ma la mortalità continua a essere elevata. Per quale motivo? “Il numero dei decessi cala lentamente perché si riferisce a contagi avvenuti tempo fa – ha spiegato il direttore del dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità (Iss) durante la conferenza stampa sul bollettino giornaliero dell’emergenza Covid-19 -. La mortalità è l’ultimo degli indicatori che vedremo deflettere. Il tempo tra il contagio e la morte del paziente, infatti, è più lungo rispetto a quello tra il contagio e la notifica del caso, che è di circa 20 giorni”. Di conseguenza, secondo Rezza, quando si interpretano i dati giornalieri dell’epidemia è più corretto parlare di “nuovi casi”, non di “nuovi contagi”.
Gli effetti del lockdown non sono immediati non solo per la mortalità ritardata, ma anche per “la tendenza alla trasmissione interfamiliare del virus, così come quella nei condomini e nelle rsa” ha aggiunto Rezza. “Siamo ancora nella fase 1, dobbiamo stare cauti nonostante i segnali positivi di questi ultimi giorni” ha concluso.
Comunicato Stampa