Scilla – Dopo la conferma del primo caso positivo al coronavirus a Scilla, i commissari prefettizi questa mattina hanno emesso apposita ordinanza per impedire il diffondersi dei contagi. Mentre sono in corso gli accertamenti sui familiari e quanti hanno avuto contatti con la donna positiva, entra in vigore il divieto di uscita e ingresso a Scilla che, con quest’ulteriore provvedimento si blinda per contrastare il Coronavirus.
«Con effetto immediato e fino al termine dello stato di emergenza nazionale – si legge nell’ordinanza a firma dei commissari – il divieto assoluto di passeggio e attività sportiva, anche singolarmente svolta e non rientrante tra le situazioni di necessità espressamente indicate nei D.P.C.M. 8, 9 e 11 marzo 2020 ed ulteriormente evidenziate nella circolare del Ministero dell’Interno n. 15350/ 117(2)/U ffllI- Prot.Civ. del 12.03.2020.
L’attività motoria e/o sportiva all’aperto, è ritenuta “necessaria” ove sia comprovata da certificazione medica. Tutti i parchi pubblici, il campo sportivo in località Ieracari e i luoghi in cui possono crearsi assembramenti, sono chiusi ed è proibito accedervi.
Non sono ammessi spostamenti in entrata ed in uscita dal Comune di Scilla né all’interno dello stesso comune per motivi diversi da quelli indicati nel DPCM dell’8 marzo 2020 ovvero comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute o rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. In tal senso non è consentito, quindi, raggiungere abitazioni/domicili diversi da quelli presso i quali si ha stabile residenza/domicilio. In ogni caso, tutti gli spostamenti sono soggetti al divieto generale di assembramento, e quindi all’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di un metro fra le persone. Situazioni di necessità sono quelle che riguardano “l’acquisto di beni essenziali”, come ad esempio fare la spesa o recarsi in farmacia. Anche in questi casi si raccomanda di contingentare gli spostamenti.
Gli animali d’affezione possono essere portati fuori da casa per le esigenze fisiologiche, ma nelle adiacenze dell’abitazione e per il tempo strettamente necessario, mantenendo la distanza di almeno un metro da altre persone».
Redazione