Il nervosismo che in queste ore avvolge il Paese si è impossessato anche dei palazzi del potere del calcio.
La Lega si è adeguata (ovviamente) ai provvedimenti presi in queste ore della politica che, tra le misure per fronteggiare l’epidemia da covid-19, ha inserito anche la sospensione del massimo campionato di calcio, impedendo di continuare anche a porte chiuse, come invece avrebbero voluto i club. Le società avrebbero voluto proseguire per via dei diritti televisivi venduti in mezzo mondo e per le possibili richieste di risarcimento milionarie che potrebbero portare quasi al fallimento del nostro calcio, in aggiunta al danno di immagine e ai mancati incassi dovuti all’annullamento del calendario. Ormai non è più affatto sicuro che il campionato possa andare in porto, sicuramente non con tutti i match in programma prima dell’emergenza nazionale. L’ultima voce che circola riguarda l’ipotesi di concludere il torneo con la formula dei play-off, utilizzata in tanti altri campionati (di calcio e non) ma mai adottata in Seria A. Non è detto che sia una soluzione, anche perché, piccolo particolare, si dovrebbe comunque riprendere a giocare. Non è detto nemmeno che sia una formula che possa piacere ai tifosi e ai dirigenti delle squadre in testa (soprattutto Juventus e Lazio). Ma il momento è così particolare, che nulla è da escludere. Epidemia permettendo.
Giovanni Pirrotta