Una dura nota stampa è stata diffusa dal Codacons:
“I primi arrivi in Calabria registrano incredibili rifiuti da parte di chi rientra a sottoporsi al tampone.
Ha dell’incredibile il rifiuto che oggi alcuni passeggeri in arrivo alla stazione di Lamezia Terme, avrebbero opposto alla richiesta di essere sottoposti al test che, ricordiamo, è gratuito ed è rapidissimo.
Il Codacons chiede che intervengano i Sindaci, costringendo i passeggeri attraverso il ricorso ad un TSO – sostiene Francesco Di Lieto.
Com’è noto, per Trattamento Sanitario Obbligatorio si intendono una serie di interventi sanitari che possono essere adottati, in caso di motivata necessità ed urgenza, e qualora sussista il rifiuto da parte del soggetto che deve ricevere assistenza. Il TSO è disposto, appunto, con provvedimento del Sindaco, quale massima autorità sanitaria del Comune di residenza o del Comune dove la persona si trova temporaneamente.
In un periodo in cui si chiedono sacrifici a tutti, comportamenti sprezzanti come quelli verificatisi oggi sono da condannare nella maniera più netta, perché in gioco c’è la salute di tutti.
L’appello è rivolto principalmente ai Sindaci di Lamezia Terme, Paola e Reggio Calabria affinché mettano “una pezza” ad una chiusura dei confini utile solo per le telecamere.
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