Valditara a Reggio Calabria questa mattina a margine della Festa Nazionale del Mare e della Cultura Marinara
“Al mare dobbiamo tanto. È importante questo messaggio che parte dalle scuole, parte dai giovani, anche perché questo legame fra mare e terra significa un messaggio di un legame fra scoperta e identità, fra storia e futuro”. Lo ha detto il ministro dell’istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, a Reggio Calabria a margine della Festa Nazionale del Mare e della Cultura Marinara. Valditara ha aggiunto parlando con i giornalisti prima del suo intervento che “è importante salvaguardare quella che è una ricchezza per l’umanità“.
Facendo riferimento al concorso collegato alla Giornata, il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha rivelato che i temi dei ragazzi sono stati tutti particolarmente centrati. “Hanno ben compreso – ha detto – lo spirito di questa giornata che ho fortemente voluto si svolgesse proprio qui a Reggio per dare un segnale di quanto la Calabria stia diventando sempre più centrale nella nostra nazione. E’ un messaggio sull’importanza di questo mare – ha detto ancora – ed è qui che è nata la civiltà dell’occidente. Ma è un messaggio anche più per ricordare quello che il mare ha rappresentato nella storia dell’Italia“.
Valditara: “sono giovani a trasmetterci la cultura del mare”
“Le ragazze e i ragazzi che hanno partecipato al concorso per la Giornata nazionale del mare e della cultura marinara hanno colto molto bene il senso di questo evento, e colto molto bene, nella loro riflessione sulla storia, sulla identità e sul futuro, quanto il mare possa essere significativo. Cittadinanza e Mare sembrano due termini antitetici: il suolo e la cittadinanza che è legata al suolo, l’appartenenza ad una determinata terra e l’acqua dall’altra parte.Ma non è così”. Lo ha detto il Ministro dell’Istituzione e del Merito Giuseppe Valditara, intervenendo a Reggio Calabria alla Giornata nazionale organizzata in collaborazione Comando Generale delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera.
“La storia della civiltà infatti – ha aggiunto il ministro – è innanzitutto la storia della dialettica fra questi due poli. Della loro intersezione, delle scoperte della terraferma portate attraverso il mare; dell’esplorazione del mare che smentisce le certezze della terraferma, e, a maggior ragione, la storia della nostra civiltà, della civiltà greco-romana, della civiltà occidentale della civiltà mediterranea. È una storia che nasce e prospera partendo proprio da queste terre; partendo da queste genti orgogliose del loro passato e forti nel progettare il loro futuro“. Nel ricordare la “stagione fecondissima” delle Repubbliche marinare, “che hanno reso celebre l’Italia e che hanno svolto un ruolo fondamentale nella storia del Mediterraneo“, Valditara ha legato l’idea del mare alla capacità di andare oltre il già noto.
È molto bella – ha aggiunto – questa idea del mare che ad andare oltre. E in fondo non è questa anche l’essenza dell’uomo l’andare oltre. Siamo creature esploratrici”. “Se continueremo a valorizzarlo nelle sue infinite potenzialità senza mai tradire la sua natura di bene primario vitale comune – ha detto ancora il Ministro, prima della premiazione degli Istituti vincitori – allora vorrà dire che ci saremo incamminati sulla strada giusta. Proprio quella che ci mostrano i lavori delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi che premiamo oggi e a cui rivolgo un grazie non retorico. Sono i giovani a trasmetterci la cultura del mare. Sono i giovani che danno del tu alla meraviglia, ed è di fronte ai giovani che abbiamo la responsabilità di rispettare il mare, di non tradirlo, perché sarebbe come tradire noi stessi”.
(fonte: strettoweb.it)