Bagnara Calabra – Nota del Gruppo Consiliare “La Bagnara che VogliAmo”:
Siamo a metà novembre e i rubinetti delle abitazioni sono a secco. Ci raccontate la storiella delle pompe da cambiare, della rete idrica da sostituire (come se aveste scoperto l’acqua calda) e di interventi continui. State ricorrendo, dunque, a continui esborsi di denaro pubblico senza precedenti. MA ACQUA NON CE N’È LO STESSO.
Da Marzo di quest’anno è iniziata una crisi idrica, mai registrata fino ad ora, che sta mettendo in ginocchio le famiglie in tutto il territorio comunale.
Da allora non è passato giorno che non si siano registrate lamentele dei nostri concittadini.
Tale sdegno è accresciuto dagli ulteriori costi che si è costretti ad affrontare.
Difatti, al già gravoso canone idrico si è aggiunto, grazie a questa amministrazione, l’ulteriore tassa per il consumo di energia elettrica dovuto al funzionamento dell’ autoclave che, se va bene, lavora 18 ore al giorno; sperando sempre che non ci siano guasti all’ impianto nelle abitazioni e quindi va scomodato l’intervento dell’ idraulico.
Ma si può a metà novembre erogare l’acqua per poche ore al giorno?
Passi l’imprevisto, ci mancherebbe, ma per il resto non si può essere sempre in una continua emergenza.
Non è più possibile che, questo continuo disservizio dovuto in larga parte alla vostra incapacità ed inefficienza non trovi risoluzione.
PAGARE SENZA AVERE UN SERVIZIO GARANTITO, NON È PIU TOLLERABILE !