Con grande sorpresa il gruppo di maggioranza, attraverso l’intervento dell’assessore all’agricoltura Giuseppe Surace, dichiara di votare, in modo del tutto inusuale, solo alcuni contenuti della mozione:
“Proporre alla regione Calabria attività innovative a valenza interprovinciale, sulla scorta di esperienze di altre regioni, inerenti all’ipotesi di costituzione di specifica filiera del cinghiale calabrese e alla sperimentazione dell’utilizzo di ultrasuoni per l’allontanamento dei cinghiali dalle aree coltivate.”Purtroppo la nostra speranza di poter vedere l’approvazione unanime della mozione, considerato l’argomento di interesse generale e privo di qualsivoglia velleità di natura politica di parte, è stata resa vana da un atteggiamento apparentemente colloborativo ma nei fatti a dir poco scorretto su un argomento molto serio che investe tutti i cittadini e le attività agroalimentari del nostro territorio che stanno subendo seri danni; inoltre i vari punti sono tra di loro concatenati in quanto la risoluzione prevede tutto un’insieme di strategie necessarie a ridurre questa emergenza. Confermiamo il nostro impegno ad andare avanti sulla nostra linea cercando sempre di mantenere aperti tutti i canali di dialogo possibili e a breve comunicheremo le iniziative che faranno seguito a questo primo passaggio istituzionale. Per una migliore valutazione delle motivazioni che ci hanno portato a redigere congiuntamente la presente nota stampa riportiamo di seguito l’intero contenuto della mozione proposta, lasciando ai cittadini e ai lettori il compito di valutare l’azione di chi ci amministra.
Così in una nota stampa i consiglieri comunali Rocco Fedele e Virginia Parisi
Al Presidente del Consiglio Comunale
Dott. Stefano CosentinoMOZIONE
OGGETTO: Emergenza cinghiali – Iniziative da intraprendere
constatato– Che l’invasione di tali animali, oltre a produrre ingenti danni alle colture, costituisce un pericoloso pregiudizio per l’incolumità pubblica, non solo per eventuali aggressioni alle persone, ma anche per la possibile diffusione di malattie, che potrebbe contagiare altri animali;
considerato
Il cronico ritardo che i proprietari dei terreni sono costretti a subire su indennizzi o risarcimenti per i danni causati dalla fauna selvatica;
– Che le autorità locali singolarmente non possono fronteggiare tale emergenza in maniera efficace e incisiva;
– Che da parte della regioni sono stati assunti alcuni provvedimenti validi a fronteggiare tale emergenza, ma che serve un ulteriore impegno per la risoluzione definitiva del problema;
ritenuto
– Che, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica e dare opportune indicazioni agli organi competenti, tale problema deve essere affrontato in un Consiglio comunale aperto alle forze politiche, sindacali, e sociali, con la partecipazione delle autorità forestali e veterinarie, delle associazioni di categoria, degli esperti del settore agricolo e zootecnico, dei Sindaci del territorio, dei responsabili di Ambito, unitamente a delegazioni consiliari, da invitare a cura della Presidenza del Consiglio Comunale;
propongono che il consiglio comunale
Impegni il Sindaco e l’Amministrazione comunale a: